Mostra itinerante 'Videro e credettero'

26/11/2012 - 02/12/2012 (Save to cal)

Settimo San Pietro, Cagliari - Via Gramsci 79  (Italia)

VideroECredettero_Itaca
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Videro e credettero. La bellezza e la gioia di essere cristiani
Una mostra itinerante come strumento di catechesi e di missione per arrivare a tutti. In tutto il mondo.

«In un tempo nel quale Dio è diventato per molti il grande Sconosciuto e Gesù semplicemente un grande personaggio del passato» occorre «un rinnovato impulso, che punti a ciò che è essenziale della fede e della vita cristiana» (Benedetto XVI, Discorso all’Assemblea generale della CEI, 24 maggio 2012).

«Desideriamo che questo Anno susciti in ogni credente l’aspirazione a confessare la fede in pienezza e con rinnovata convinzione, con fiducia e speranza» (Benedetto XVI, Porta fidei, n. 9).

Queste due finalità – la riscoperta e la testimonianza della fede – costituiscono lo scopo della mostra itinerante Videro e credettero. La bellezza e la gioia di essere cristiani, ideata e prodotta da Itaca col patrocinio del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, del Progetto Culturale promosso dalla Chiesa italiana e dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI.

Scrive Mons. Rino Fisichella nell’introduzione al catalogo: «La mostra intende innanzitutto ribadire ciò che sta all’origine della fede di ogni uomo: il dono di grazia che scaturisce dall’incontro con il Cristo, morto e risorto, unico salvatore dell’uomo».

Essa fa seguito a due precedenti esperienze – Sulla via di Damasco. L’inizio di una vita nuova, per l’Anno Paolino (tradotta in 7 lingue, tra cui arabo e russo, ed esposta in 10 Paesi); Oggi devo fermarmi a casa tua. L’Eucaristia, la grazia di un incontro imprevedibile, per il XXV Congresso Eucaristico Nazionale – che hanno messo in evidenza come tale strumento costituisca una modalità molto efficace di “missione popolare” attraverso la via pulchritudinis che, come scrive ancora Mons. Fisichella, «rappresenta un percorso, probabilmente privilegiato per questi nostri contemporanei che, pur essendosi allontanati dalla fede, possono ritrovare la nostalgia di Dio attraverso la contemplazione della bellezza che parla di Lui».

Il percorso è suddiviso in cinque sezioni: in primo luogo viene descritto il contesto in cui viviamo (prima sezione) – un mondo dopo Gesù senza Gesù –, in cui resta però inestirpabile il desiderio di Dio, insopprimibile nel cuore dell’uomo (seconda sezione) che è l’antefatto al fatto di Cristo (terza sezione).
I primi discepoli che hanno incontrato Gesù hanno creduto in lui perché solo Lui aveva «parole di vita eterna», risposta adeguata al loro essere fatti per l’Infinito. Per questo lo hanno riconosciuto (quarta sezione) e seguito con semplicità di cuore a differenza di quanti sono rimasti attaccati ai propri preconcetti.
L’esperienza dei primi discepoli di Gesù è possibile ancora oggi nella Chiesa, segno e strumento di salvezza. Gesù, infatti, è risorto, è vivo, presente e incontrabile nella Chiesa, nostro contemporaneo (quinta sezione).

In sostanza la mostra vuole portare il visitatore a immedesimarsi con gli occhi di Giovanni, Andrea, Pietro e di quanti hanno incontrato Gesù, sono stati con lui, lo hanno seguito, sorpresi ogni giorno di più da una umanità eccezionale, letteralmente dell’altro mondo. L’adesione amorosa a Gesù – quello che abbiamo di più caro – è il culmine della mostra che si chiude con un invito: «La “porta della fede” … è sempre aperta per chiunque» (Benedetto XVI).

La mostra è disponibile per diocesi e parrocchie in Italia e all'estero. Sono già in corso le traduzioni in spagnolo e in portoghese.

Scarica il depliant della mostra

Per ulteriori informazioni: www.itacaeventi.it/anno-fede
Per le altre tappe della mostra: www.itacaeventi.it/videro-e-credettero

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