Grande Evento nell'anno della fede:
Celebrazione di chiusura dell'Anno della Fede

24/11/2013 10:30 AM - 24/11/2013 12:00 PM (Save to cal)

Città del Vaticano - Piazza San Pietro  (Stato della Città del Vaticano)

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La Santa Messa di Chiusura dell'Anno della Fede sarà celebrata domenica 24 novembre, festività di Cristo Re dell'Universo, in Piazza San Pietro alle ore 10.30.

BIGLIETTI
Per partecipare non è richiesta l'iscrizione, ma sarà comunque necessario munirsi del biglietto che consentirà l'accesso alla Piazza.
I biglietti si potranno ritirare gratuitamente a partire da lunedì 18 novembre presso il Centro di Accoglienza dei Pellegrini, in Via della Conciliazione 7 (vedi qui a destra l'orario di apertura).

CONCELEBRAZIONE
I sacerdoti che desiderano concelebrare sono pregati di farne richiesta inviando una email all'indirizzo registration@annusfidei.va indicando nome, cognome, diocesi o istituto.
Anche i vescovi sono vivamente invitati a segnalare la propria intenzione di concelebrare, scrivendo allo stesso indirizzo email (registration@annusfidei.va) e indicando nome, cognome e diocesi.

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estratto dalla Conferenza Stampa

S.E. Mons. Rino Fisichella

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Tre segni in modo particolare desiderano evidenziare il valore di questo momento. In primo luogo, l’esposizione delle reliquie di san Pietro. L’ Anno della fede è stato pensato come un pellegrinaggio alla Tomba di Pietro. I pellegrini si sono fermati presso quella Tomba e hanno professato la fede, segno dell’unità della Chiesa e sintesi del contenuto di quanto crediamo. La recita del Credo imparato a memoria, tra l’altro, desiderava accompagnare i cristiani come la loro preghiera quotidiana, per sostenere la testimonianza nel mondo. Era giusto, quindi, che la Chiesa vivesse a conclusione di questo Anno un momento particolare. Per la prima volta, saranno esposte le reliquie dell’Apostolo. Pietro era stato chiamato dal Signore a confermare i fratelli nella fede. Intorno al Successore di Pietro, ma quasi in presenza fisica del primo degli apostoli, a cui si deve con Paolo la fondazione di questa Chiesa di Roma, saremo chiamati a professare ancora una volta con convinzione e forza la nostra fede. Un ulteriore segno sarà la consegna da parte di Papa Francesco della sua Esortazione Apostolica Evangelii gaudium . E’ un impegno che la Chiesa è chiamata ad assumere. Credere significa anche partecipare ad altri la gioia dell’incontro con Cristo. L’Esortazione del Papa, quindi, diventa una missione che viene affidata a ogni battezzato per farsi evangelizzatore. Simbolicamente, il Papa consegnerà la sua Lettera a un vescovo, a un sacerdote e a un diacono scelti tra i più giovani ad essere ordinati; provengono rispettivamente dalla Lettonia, Tanzania e Australia. Ci saranno poi dei religiosi e religiose e seguiranno rappresentanti di ogni evento di questo Anno della fede : dei cresimati, un seminarista e una novizia, una famiglia, dei catechisti, un non vedente - a cui il Papa consegnerà la sua Lettera in Cd-rom tale da essere riprodotta in forma auditiva - dei giovani, delle confraternite, dei movimenti. Abbiamo aggiunto due espressioni rappresentative per l’alto valore che possiedono: degli artisti per far evincere il valore della bellezza come forma privilegiata di evangelizzazione; sarà presente per questo Etsuro Sotoo, scultore giapponese famoso per la sua collaborazione alla Sagrada Família e Anna Gulak giovane pittrice polacca. Inoltre, due rappresentanti del giornalismo per attestare il grande impegno e promozione che svolgono quanti si dedicano a questo servizio, che rappresenta sempre più una nuova forma di cultura con cui la Chiesa sente l’urgenza di confrontarsi e di sentirsi aiutata e sostenuta nell’opera di evangelizzazione. Insomma, una presenza che non si ferma dinanzi ai confini dei popoli, ma ancora una volta intende esprimere l’universalità del popolo di Dio. Questi 36 rappresentanti provengono da 18 Paesi diversi e sono comunque espressione dei cinque continenti. Un terzo segno sarà il gesto di carità a favore della popolazione filippina di Haiyan. La fede senza le opere è nulla. Papa Francesco ha ripetuto quotidianamente durante questi mesi quanto sia decisivo vivere la fede toccando la "carne" di Cristo nei poveri e nei sofferenti. E’ per questo motivo che, uniti a tante altre realtà che in questi giorni si stanno facendo interpreti della solidarietà comune, verrà compiuta durante la celebrazione della santa Eucaristia una colletta, come contributo dei pellegrini per l’ Anno della fede ai tanti fratelli e sorelle che sono stati toccati dalla calamità e versano in situazioni di profondo bisogno. Dai celebranti ai fedeli si compirà quindi una raccolta in denaro, come un segno di partecipazione concreta e solidale con quanti condividono la stessa fede e versano in situazioni di estremo bisogno. Un gesto con il quale Papa Francesco si farà ulteriormente presente presso questa popolazione con il suo affetto e la carità dei fedeli.