Mostra 'Il sorriso della libertà. Tommaso Moro, la politica e il bene comune'
24/10/2012 - 31/10/2012 (Save to cal)
Roma - Piazza Campo Marzio, 42 (Italia)

"La storia di un diamante gettato nel fango perché non lo si riusciva a spezzare"
Tommaso Moro non è stato un politico, è stato
uno statista. Uno dei pochi uomini cui si possa
con piena cognizione attribuire questo titolo. Non
lo dico io, l’ha definito così Giovanni Paolo II nel
giorno della sua proclamazione a patrono dei
governanti e dei politici, il 31 ottobre del 2000.
Anzi, Papa Wojtyla parlò di “grande statista”.
Sessantacinque anni prima, il 19 maggio 1935
a quattro secoli dalla sua morte, il Cancelliere di
Enrico VIII, il re che gli fu amico e che lo fece
decapitare, era stato canonizzato dalla Chiesa
cattolica.
[...]
Politico e santo. Per questo una mostra che
abbiamo voluto pronta in concomitanza con
l’Anno della fede proclamato da Benedetto XVI.
Perché la fede c’entra con la politica, non in modo
prescrittivo ma certamente come giudizio ideale.
Perché la democrazia senza riferimento a un valore
che non sia solo quello derivato dal consenso
popolare (o del re) mostra tutta la sua fragilità e
il suo rischio di violenza. Perché un uomo di fede
come Tommaso Moro ha saputo essere testimone
dell’irrinunciabilità della libertà di coscienza e
insieme della responsabilità di un uomo di Stato.
[...]
Chiamato dai suoi contemporanei “uomo per tutte le
stagioni”, Tommaso Moro è invece un uomo per tutte
le generazioni, perché ricorda a chi ha responsabilità
politica, e a chi gliela concede, la domanda
fondamentale sulla legittimità del potere. Fin dove
può spingersi il potere per conservarsi? O, come ha
detto Benedetto XVI: “Quali sono le esigenze che i
governi possono ragionevolmente imporre ai propri
cittadini e fin dove possono estendersi?”.
[Dal Catalogo della mostra]
La mostra, organizzata dalla Fondazione Costruiamo il Futuro, è aperta dal 24 al 31 ottobre 2012 dalle ore 10.00 alle ore 18.00 (con chiusura il sabato e la domenica) presso il Complesso di Vicolo Valdina, ingresso da Piazza Campo Marzio, 42